Fotovoltaico e autoconsumo, la coppia perfetta! L’autoconsumo è infatti il fattore di maggiore risparmio per chi possiede il fotovoltaico: auto-consumando l’energia prodotta dal mio impianto, riduco i prelievi dalla rete e quindi riduco l'importo delle bollette elettriche. In pratica, divento indipendente dalla fornitura di elettricità dell’ente energetico.
Vediamo insieme:
- cos'è l'"autoconsumo"
- i vantaggi dell'autoconsumo
- come sfruttare al massimo il fotovoltaico
- dove finisce l'energia non autoconsumata
- come calcolare la tua quota di autoconsumo
Cosa è l'autoconsumo con il fotovoltaico?
Quando parliamo di fotovoltaico e autoconsumo, intendiamo la possibilità di consumare istantaneamente l'energia prodotta dall'impianto in un dato momento. Il mio impianto ha appena prodotto X kW di energia, e io ho consumato subito quei X kW di energia.
In questo modo, evito di prelevare energia dalla rete elettrica, perché il mio fabbisogno di elettricità è soddisfatto dalla produttività del mio impianto. Ovviamente, ridurre i prelievi dalla rete significa risparmiare sulla bolletta e, progressivamente, rendersi quasi del tutto indipendenti dalla fornitura dell’ente energetico.
I vantaggi dell'autoconsumo
Come accennato, il principale vantaggio dell'auto-consumo è il risparmio in bolletta: riducendo drasticamente la quantità di energia prelevata dalla rete elettrica nazionale, si abbassano anche le bollette, fino a raggiungere quasi quota zero.
La conseguenza di ciò è il progressivo avvicinamento all'obiettivo dell'indipendenza energetica, la massima espressione dell'autoconsumo. Con l'utilizzo delle batterie di accumulo e sfruttando i proventi derivanti dallo SSP, è davvero possibile rendersi completamente autonomi nella produzione di elettricità. Di fatto, si diventa indipendenti dal GSE (Gestore Servizi Elettrici).
Una seconda conseguenza, non meno importante, è la riduzione delle emissioni inquinanti. Grazie al fotovoltaico e all'autoconsumo, sei tu, in prima persona, a produrre energia pulita, derivante da una fonte rinnovabile. Più energia pulita produci e consumi, meno farai affidamento a un metodo di produzione di elettricità che, ormai, è sempre più insostenibile.
Come sfruttare al massimo il fotovoltaico con l'autoconsumo
Per sfruttare al massimo l’autoconsumo bisogna seguire un semplice principio: utilizzare il più possibile gli apparecchi elettrici di casa nei momenti in cui l’impianto è produttivo. In altre parole: se in una giornata di sole faccio andare lavastoviglie o lavatrice, l’energia necessaria verrà prodotta sul momento dal mio impianto fotovoltaico, senza che questo si affidi alla rete per soddisfare la richiesta istantanea di elettricità. In questo modo, con un piccolo impegno quotidiano e un minimo cambiamento nelle proprie abitudini, il fotovoltaico diventa un investimento maggiormente remunerativo.
In più, è possibile (anzi, consigliato) aggiungere al sistema delle batterie di accumulo. Le batterie permettono di immagazzinare l'energia in surplus, cioè non autoconsumata perché eccedente rispetto al fabbisogno istantaneo, e utilizzarla al bisogno: di notte, quando c'è brutto tempo, ecc.
Così facendo si massimizzano i vantaggi del fotovoltaico e si riduce drasticamente il prelievo di energia dalla rete, prelievo che è sempre più oneroso: anzi, è destinato a crescere ogni anno.
Con lo Scambio Sul Posto, nessuno spreco
Installare un sistema di accumulo è il modo migliore per massimizzare l'autoconsumo con il fotovoltaico, ma non è l'unico modo per utilizzare l'energia elettrica in surplus. Con lo Scambio Sul Posto, infatti, puoi rivendere al GSE l'energia che hai prodotto ma di cui non hai bisogno in quel momento.
Lo SSP funziona in modo molto semplice: qualora l'inverter (dotato, nel caso dei sistemi T-Green, di un kit di monitoraggio integrato) rilevi una produzione di energia maggiore rispetto al fabbisogno momentaneo, automaticamente re-immette il surplus in rete, mettendolo a disposizione degli altri utenti del GSE. L'energia re-immessa viene calcolata, e ti viene ripagata semestralmente o annualmente tramite un conguaglio in bolletta. Nessuno spreco, massima resa.
Come misurare la quota di autoconsumo
Facciamo un esempio concreto su come misurare la quantità di energia autoprodotta ed autoconsumata. Per farlo ho bisogno di due dati:
- Energia totale prodotta - dato che, negli impianti fotovoltaici installati da T-Green, si ricava leggendo il display dell’inverter o tramite l’App (per chi possiede il monitoraggio via Wi-Fi integrato);
- Energia immessa in rete - informazione ricavabile dal contatore bi-direzionale che si installa durante la fase di allacciamento dell’impianto.
A partire da questi due dati, la formula per calcolare l'autoconsumo del tuo fotovoltaico sarà:
Energia totale prodotta - energia immessa in rete = energia autoconsumata
Ad esempio:
- in un anno, il primo contatore ha rilevato 3.900 kWh prodotti dal mio impianto
- il secondo contatore ha rilevato in totale 2.000 kWh di energia immessa in rete
- allora, sottraendo l’energia immessa dall’energia complessivamente prodotta, si ottiene l’energia autconsumata =.900 kWh.
Ora è ancora più evidente il vantaggio dell'autoconsumo: più riesco ad aumentare la quota di energia autoconsumata, più l’investimento nel fotovoltaico sarà remunerativo.