E’ ormai da mesi che si sente parlare di Cessione del Credito, Sconto in Fattura, Decreto Crescita e Articolo 10, vediamo di fare chiarezza e capire bene una volta per tutte di che cosa si tratta e qual è la posizione che T-Green ha preso in merito.
Importante iniziare dicendo che l’art.10 del Decreto Crescita è oggetto di discussione fra le associazioni di categoria e la rappresentanza parlamentare in quanto ritenuto uno strumento a sfavore della crescita del settore, ma piuttosto a favore di un mercato monopolista a vantaggio solo delle grandi aziende.
Questo perché le piccole-medie imprese non hanno la capacità, per ovvie ragioni, di assorbire metà del prezzo di un impianto fotovoltaico in credito d’imposta e i fornitori, al momento, rifiutano di accollarselo. Chi può farlo sono solo le grosse aziende ossia, nel nostro ambito, gli enti energetici. Ecco perché è un’iniziativa in grado di incentivare la loro crescita e stigmatizzare le piccole-medie realtà imprenditoriali, che, ci teniamo a sottolineare, rappresentano invece gran parte della vera ricchezza economica dell’Italia.
Sconto in fattura e Cessione del credito, quali differenze?
- Lo SCONTO IN FATTURA è valido su tutti gli acquisti di impianti facenti parte la riqualificazione energetica (pompe di calore, condizionatori, rifacimento cappotti, serramenti etc.) e consente di usufruire dello sconto immediato in fattura che l’azienda recupererà sotto forma di credito d’imposta in 5 anni, a partire dal mese successivo a quello di presentazione dell’apposito modulo all’Agenza delle Entrate, presentato dal cliente.
- La CESSIONE DEL CREDITO è valido su tutti gli acquisti di impianti facenti parte la ristrutturazione edilizia, di cui fa parte l’impianto fotovoltaico e si recupera in 10 anni. Il cliente, anche in questo caso, deve presentare il relativo modulo all’Agenzia delle Entrate e lo deve fare entro il 28 Febbraio dell’anno successivo a quello dell’acquisto, successivamente, dal mese di Marzo in poi l’azienda inizierà a recuperare il credito. Il cliente, inoltre, in fase d pagamento dovrà effettuare il bonifico cosiddetto “parlante” (quello che consente di accedere alla detrazione fiscale per Ristrutturazione Edilizia 50%), il quale comporta una ritenuta alla fonte dell’8% che, naturalmente, è a carico dell’azienda. Risultato? All'azienda che decide di attuare la Cessione del Credito, del 100% del valore dell’impianto fotovoltaico gli rimane il 42%.
Quali risultati ha prodotto quest’assurda iniziativa?
- Ha introdotto nel mercato aziende che non hanno mai fatto e proposto sistemi fotovoltaici La maggior parte di essi sono aziende figlie degli enti energetici che riescono a gestire questo “gioco”. Naturalmente i prezzi sono stati gonfiati e la qualità di prodotto drasticamente messa in secondo piano
- ha costretto aziende di piccole-medie dimensioni a rivedere la propria proposta commerciale, accettando si di proporre la Cessione del Credito, ma con conseguente aumento drastico dei prezzi (alle volte il prezzo si raddoppia)
- ha visto aziende di piccole-medie dimensioni che, in nome della propria etica aziendale, rinunciano a proporre tale soluzione in quanto certi che il rispetto e l’onestà verso il cliente valgano molto più di un prezzo risicato a fronte di un prodotto dalle scarse qualità.
Qual è la posizione di T-Green?
T-Green fa indubbiamente parte di quest’ultima categoria e ha scelto di non aderire alla Cessione del Credito e continuare a garantire ai propri clienti il solito rispetto e la stessa trasparenza di sempre. Quest’iniziativa di fatto è uno sgambetto da parte dello Stato nei confronti delle piccole-medie imprese e sta attualmente danneggiando il mercato del fotovoltaico in quanto pone l’attenzione solo sui prezzi, a discapito di qualità dei prodotti e professionalità degli installatori. Non a caso, al momento, la maggior parte delle aziende che hanno scelto di aderire alla Cessione del Credito sono quelle qualitativamente più deboli.
Ci teniamo a sottolineare, inoltre, che la detrazione fiscale è ancora attiva ed è un ottimo incentivo in grado di rendere l’acquisto dell’impianto fotovoltaico molto conveniente.
E' pressoché certo che il Decreto Crescita verrà modificato se non annullato, ma non sappiamo quando questo avverrà, perciò al momento la nostra posizione è così ferma e ben convinta.